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05/06/2019

GUIDA AL CAMPEGGIO… PER PRINCIPIANTI

É arrivata l'estate e con lei anche la voglia di andare in vacanza... Se sei una persona che ama stare all’aria aperta e vuole mettersi in viaggio senza dover spendere troppo tra aerei e alberghi, abbiamo la soluzione giusta per te... il campeggio!

Non tutti sono abituati a viaggi e vacanze all’aperto e quindi non è sempre facile organizzarsi. Ma non è un problema, seguendo alcuni semplici consigli anche i meno esperti potranno prepararsi e partire senza doversi preoccupare di commettere piccoli errori!

Ecco una piccola guida per i “principianti” del campeggio!

Punto 1… i vestiti! Di solito siamo abituati a portare con noi tanti (troppi) capi d’abbigliamento che finiamo per non utilizzare. In campeggio non possiamo permetterci questo lusso, meglio portarsi i vestiti necessari per ottimizzare lo spazio. Piuttosto abbondiamo in calzini e biancheria intima, sicuramente torneranno più utili!

Punto 2... la tenda! Ovviamente le tende non sono in cemento quindi non sono nemmeno così resistenti, di conseguenza una delle prime cose a cui bisogna prestare attenzione è la sicurezza! Sarebbe meglio evitare di posizionarla vicino ad alberi isolati e vecchi o corsi d’acqua, perché in caso di temporali estivi la situazione potrebbe trasformarsi rapidamente e diventare pericolosa. Potrebbe tornare utile anche legare la tenda con delle corde ad alberi o sporgenze vicine, in caso di vento sarete senza dubbio al sicuro! Attenzione perchè anche il sole può diventare un nemico: a meno che non siate alla ricerca dell'effetto sauna, evitate l’esposizione diretta e cercate zone più protette e all’ombra!

Punto 3... il cibo! Cercate di ottimizzare lo spazio evitando contenitori rigidi e ingombranti. Meglio optare per le classiche buste che si usano per i surgelati.

Punto 4... come evitare in modo naturale di diventare prede di fastidiosi insetti? Le zanzare, si sa, non amano la citronella e la salvia, ma anche le formiche sono infastidite dal limone. Le vespe invece stanno lontane dal fumo e dal caffè, mentre le zecche dall’odore dell’aceto e di oli essenziali.

Insomma, pochi e semplici trucchetti che permetteranno a chiunque di partire più tranquillamente con lo zaino in spalla, pronti per una grande avventura da vivere in armonia con la natura!

GUIDA AL CAMPEGGIO… PER PRINCIPIANTI
03/06/2019

VESCICHE, SCOTTATURE, CALO DI ZUCCHERI: COME PREVENIRE GLI “INCIDENTI DA TREKKING”

Camminare fa bene, anzi benissimo! Tonifica i muscoli, previene le malattie cardiovascolari e, seppur per poche ore, libera la mente dallo stress e dai pensieri negativi. E allora via col trekking! Alzatevi dal letto di buonora, infilate i vostri scarponcini, prepararate lo zaino e mettetevi in marcia. Respirate l'aria pulita ed ammirate la bellezza della natura che vi circonda. Vi sentirete subito meglio e, a fine giornata, tornete a casa stanchi ma soddisfatti.

Attenzione però a non farvi rovinare la giornata da una serie di piccoli fastidiosi incidenti. Ecco qualche consiglio per evitarli!

Prima di tutto attenzione all'alimentazione! É importante mettere qualcosa sotto i denti prima, durante e dopo il trekking per evitare di risultare troppo deboli per continuare l’attività. É necessario trovare il giusto equilibrio tra l'apporto energetico, il peso, la sete e la digeribilità. Iniziamo dunque con una buona colazione e non dimentichiamo di mettere nello zaino frutta, acqua e barrette energetiche, fondamentali in caso di calo di zuccheri. Che dolore le vesciche! Basta la scelta della calza o della scarpa sbagliata per farne spuntare una e rovinarti la settimana. Lo sapete come si formano? Le vesciche non sono altro che una reazione di autodifesa della pelle che, se viene sfregata eccessivamente, produce un accumulo di fluidi nella zona soggetta all’attrito creando così una “borsa” morbida (ma dolorosa) che attutisce lo sfregamento e protegge gli strati più profondi dell’epidermide dal contatto con i batteri e altri agenti infettivi. Come evitare queste maledette vesciche? Basta scegliere la scarpa giusta! Non troppo stretta nè troppo larga. Il piede non deve sentirsi in trappola ma nemmeno ballare. Anche la scelta delle calze è fondamentale. Una calza morbida evita gli attriti tra il piede e la scarpa. Bisogna però fare attenzione anche allo spessore e al materiale con cui le calze vengono realizzate: è fondamemtale che mantengano il piede asciutto evitando che il piede si inumidisca generando le fastidiose vesciche. Se tutto questo non bastasse, ricordatevi di portare sempre con voi creme e cerotti antivesciche.

Che bello stare a contatto con la natura e con chi la abita! Durante il trekking si possono fare incontri ravvicinati davvero interessanti! I più fortunati potrebbero vedere scoiattoli che si arrampicano sugli alberi, camosci, falchi e aquile. I meno fortunati potrebbero tornare a casa con qualche fastisioso ricordino. Primo consiglio: non uscite senza una buona pomata per le punture d'insetto. Le zanzare sono i primi nemici con i quali siamo abituati a fare i conti. Più facile però averci a che fare la sera e in zone umide e paludose. Non sottovalutiamo però altri insetti: molto più facile trovarsi a tu per tu con vespe, calabroni, ragni e zecche, per esempio. Alcuni di loro sono portatori di malattie e il loro morso può causare problemi seri, basta pensare alla Malattia di Lyme trasmessa dal morso di zecche. Queste ultime non sono velenose ma, a differenza degli altri insetti che pungono per poi andar via, restano attaccate. Se vi accorgete di avere una zecca è bene rimuoverla subito ma con molta attenzione, meglio se la procedura viene fatta da un medico. Rimuoverla non è semplice e un movimento sbagliato potrebbe solo peggiorare la situazione.

VESCICHE, SCOTTATURE, CALO DI ZUCCHERI: COME PREVENIRE GLI “INCIDENTI DA TREKKING”
28/05/2019

IL CANTO DEL CUCULO

Conoscete il cuculo? Forse lo avete già sentito cantare nei mesi più caldi... Il suo suono, un susseguirsi di cu-cu, potrebbe potrebbe avervi incuriositi facendo alzare il vostro sguardo al cielo.

Il cuculo è un uccello della famiglia Cuculidae il cui nome deriva proprio dal caratteristico verso che lo contraddistingue. Lungo circa 30 centimetri, con un'apertura alare di 55 cm, il cuculo si fa notare anche per le sue piume color azzurro nella parte superiore con strisce trasversali più scure nella parte inferiore. Si possono trovare anche femmine tendenti al rossiccio. Diffuso in Europa, in buona parte dell'Asia e in Africa, il cuculo si adatta bene ad ogni tipo di ecosistema, preferendo i boschi.

Il suo canto ha perfino ispirato alcuni noti compositori che ne hanno preso spunto per comporre celebri opere, come il concerto per organo e orchestra di Georg Friedrich Händel intitolato Il cuculo e l'usignolo oppure la battuta 31 dell'Estate ne Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi intitolata Il Cucco.

Ma non lasciatevi ingannare dal suo dolce suono! Il cuculo sa essere un uccello molto furbo. Basti pensare che le femmine scelgono con cura un nido di uccelli passeriformi da “parassitare”. Proprio così! Una volta individuato aspettano che il passero si allontani dal suo nido per imposessarsene e lo fanno anche modo piuttosto crudele: arrivate alla meta ingoiano una delle uova del povero passero per poi sostituirla con una sua del tutto somigliante! Un inganno perfetto tanto che il passero, una volta tornato al nido, non si accorge di nulla. Quando l'uovo si schiude, solitamente prima degli altri, il piccolo di cuculo, furbo tanto quanto la mamma, approfitta del momento più propizio per buttare giù dal nido tutte le altre uova, imposessandosi così del nido e anche delle attenzioni dei “genitori adottivi”. Pensate che il cuculo è anche in grado di imitare alla perfezione il verso di un'altra specie di uccello, ingannando così ancora di più la sventurata coppia di passeri.

IL CANTO DEL CUCULO
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