AL LUPO, AL LUPO! IL RITORNO DI QUESTO BELLISSIMO E SELVAGGIO ANIMALE NEI BOSCHI ITALIANI
Probabilmente chiunque, sicuramente almeno da bambini, ha avuto la paura di incontrare durante una passeggiata nei boschi qualche animale selvatico, magari un lupo.
Beh, non è un'idea così irrealistica! Il lupo ha da sempre popolato i boschi italiani fino agli anni '70, dopodiché si è assistito a una forte riduzione sul territorio nazionale. Pensate che la specie si è ridotta a un massimo di 100 esemplari! Proprio per questo il lupo è stato inserito nelle specie protette.
Negli ultimi anni, però, il lupo è tornato ad abitare le sue montagne italiane facendo anche incursioni sempre più frequenti anche nelle campagne e fin lungo le coste. Ce lo conferma l'Ispra, l'Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale, che ha condotto una ricerca per darci dei dati più precisi sulla presenza di questo magnifico animale sul nostro territorio organizzando a Roma un convegno dal titolo 'Verso un Piano nazionale di monitoraggio del LUPO'.
In occasione di questo importante incontro sono stati raccolti dati sull'aumento della diffusione del lupo: pensate che negli ultimi 40 anni ha ripopolato l'Appennino, le Alpi occidentali e si è spostato anche verso quelle centro-orientali.
D'altra parte non tutti sono contenti del ritorno di questo esemplare, infatti il convegno è stato anche un'occasione per quantificare i danni creati dal predatore in questi anni, calcolando che dal 2010 al 2015 i lupi hanno predato 2.590 capi di bestiame pari ad indennizzi per un valore di 1.439.308 euro all'anno.
L'Ispra si pone l'obiettivo di condurre un'analisi sempre più precisa anche per capire ed eventualmente trovare soluzioni che limitino i danni provocati dal lupo.
A sua volta anche la specie è minacciata dalla presenza dell'uomo: tra le principali cause di mortalità dell'animale ci sono il bracconaggio, gli incidenti stradali, le malattie trasmesse da animali domestici, l'ibridazione con il cane che mette a rischio il patrimonio genetico del lupo.
Insomma, nel prossimo futuro si cercherà di creare una pacifica convivenza con questa magnifica e selvaggia specie che da sempre e naturalmente abita i nostri boschi, senza che vengano arrecati danni da entrambe le parti.
Seguici su