NEWS - Natura

11/07/2019

WEEKEND IN TENDA? ECCO ALCUNE RICETTE PER PRANZO E CENA IN STILE "WILD"

Ogni tanto si sente il bisogno di staccare da tutto e da tutti per trascorrere un weekend di relax, fuori da casa, tanto meglio se nel verde della natura a respirare aria fresca. Cosa c'è di meglio che passare qualche giorno fuori in tenda?

Si sa, una delle difficoltà maggiori a cui però dobbiamo pensare è cosa cucinare e cosa portare con noi per i nostri pasti. Bene, basta seguire qualche semplice accorgimento per non portarsi dietro l'intera dispensa!

Quando pensiamo a un pranzo o una cena in campeggio ci immaginiamo un bel falò in compagnia. Beh, non è esattamente così! Innanzitutto bisogna pensare che si deve preparare un pasto giorno per giorno, senza mangiare sempre le stesse identiche cose. E di sicuro non possiamo affidare ogni nostro pasto a degli snack, comodi per carità, ma poco salutari e comunque costosi!

Ecco allora delle soluzioni per i vostri pranzi in tenda e in campeggio, facili e veloci da preparare!

Bisognerà per prima cosa organizzare la dispensa che dovrà essere essenziale e intelligente. Ideali sono cibi con lunga scadenza e che non hanno bisogno per forza di essere conservati al fresco, come possono essere i cereali (farro, orzo,...) o prodotti in scatola salutari, come il tonno, il mais, i fagioli.

Meglio anche evitare spese superflue, per esempio olio, sale e pepe si possono reperire facilmente a casa e occupano poco spazio e sono leggeri.

 

Ma entriamo nel vivo, ecco alcuni ricette semplici e veloci che potrete realizzare ovunque:

 

- Uova all'occhio di bue

In campeggio sembra non ci siano mai abbastanza pentole per cucinare o comunque non si ha voglia di portarne troppe per poter viaggiare più leggeri. Ecco una soluzione semplicissima e salva spazio: preparate dei piccoli contenitori di carta stagnola per poter cucinare un uovo, appoggiatelo sulla griglia e il gioco è fatto, uova all'occhio di bue per tutti!

 

- Bruschette

Semplici e sempre buone, basterà tagliare del pane e metterlo ad abbrustolire sulla griglia e condire il tutto con del formaggio o dei salumi che non possono mai mancare in una gita in tenda. Un altro pasto è pronto, veloce e gustoso!

 

- Dolce

E chi vuole rinunciare al dolce? Quando pensiamo al campeggio i dolci che ci vengono in mente, tipica scena da film, sono i marshmellow caramellati davanti al fuoco. Nella realtà non è semplice come sembra! Ma ecco una deliziosa soluzione: munitevi di coni gelato e di tutti i dolcetti che più vi piacciono, potrete preparare il tutto comodamente a casa e chiudere ogni cono con la stagnola. Quando vorrete gustarveli, adagiateli pochi minuti sulla griglia ed ecco il vostro dolce perfetto.

Insomma non avete più nessuna scusa o preoccupazione. Chi è pronto per un weekend “wild” in tenda nel verde della natura?!

WEEKEND IN TENDA? ECCO ALCUNE RICETTE PER PRANZO E CENA IN STILE "WILD"
01/07/2019

WEEKEND IN TENDA A STRETTO CONTATTO CON LA NATURA... INSIEME AI VOSTRI BAMBINI

Avete mai provato l'avventurosa esperienza di un weekend in tenda? Immaginate di dormire cirondati solamente dal suono della natura che vi culla, protetti nel vostro sacco a pelo e vicini alle persone a cui volete bene. Immaginate di svegliarvi con il primo raggio di sole e il cinguettio degli uccellini. Se ancora non avete vissuto questa fantastica esperienza è arrivato il momento di farlo perchè siamo nel mezzo della bella stagione! Le giornate sono lunghe e soleggiate, l’aria è calda e quindi si sta bene anche di notte.

Scegliete un weekend, preparate tenda e zaino e partite! Pensate che per una volta non dovete nemmeno cercarvi un hotel libero e prenotare!

Se avete bambini. L'esperienza del campeggio sarà ancora più divertente! Per i più piccoli stare a contatto con la natura è qualcosa di sorprendente che lo porta a vivere la libertà a 360°. Il loro entusiasmo vi contagerà!

Non dimentichiamoci però che anche per loro ci sono regole da seguire, imparare a rispettare anche se, facilmente, le vivranno come un gioco:

- Regola numero 1: la sera si fa silenzio! Niente urla, pianti o risate a crepapelle. Tutto è permesso solo durante il giorno;

- Regola numero 2: in campeggio tutti devono dare una mano. La tenda si monta e si smonta insieme e la stessa cosa vale per i pasti da preparare e i piatti da lavare;

- Regola numero 3: bisogna imparare a vivere con il minimo indispensabile. No televisione, no videogiochi! Si gioca con quello che offre la natura;

- Regola numero 4: la natura va rispettata. Per cui, niente cartacce in giro o danni da piccoli vandali;

- Regola numero 5: in campeggio bisogna essere ordinati o si rischia di non trovare più nulla. Preparate una borsa per i vostri bambini con i vestiti, l'occorrente per l'igiene e tutto l'indispensabile e insegnategli a gestire le sue cose. Imparerà fin da subito a essere autonomo!

Buon “family-camping”!

WEEKEND IN TENDA A STRETTO CONTATTO CON LA NATURA... INSIEME AI VOSTRI BAMBINI
17/06/2019

ORIENTEERING: QUELLA STRANA E DIVERTENTE DISCIPLINA CHE ARRIVA DAL NORD

1919, Stoccolma (Svezia) – Viene organizzata la prima gara ufficiale di “Orienteering” a cui prendono parte 202 concorrenti. Le vere origini dell'Orienteering risalgono però alla fine del XIX secolo quando in Norvegia viene organizzata una prova di “Sci d'Orientamento”.

Negli anni venti la partecipazione a questa nuova disciplina sportiva subisce un rapido incremento tanto da organizzare, nel 1932, una prima gara internazionale di Orienteering alla quale partecipaziono appassionati da tutto il mondo: Danimarca, Unione Sovietica, Svizzera, Ungheria, Cecoslovacchia, Satati Uniti. In Italia l'Orienteering vede un primo sostegno negli anni '50 da parte di alcuni gruppi sportivi militari che cartografano la zona di Monticolo, in provincia di Bolzano, e vi disputano il "Trofeo Buffa".

In Italia l'orientamento, in particolare la corsa orientamento, è molto praticata anche livello scolastico (medie e liceo). Gli studenti competono a livello provinciale e regionale e per ciascuna regione si possono qualificare alla fase nazionale una squadra maschile, una femminile e un atleta individuale.

Bella la storia ma... cosa sarà mai questo Orienteering? Forse lo avete già sentito nominare ma non avete mai approfondito. Lo facciamo noi, siamo certi che quando avrete finito la vostra lettura vi sarà venuta voglia di provare.

L'Orienteering è una singolare disciplina chiamata anche Sport dei Boschi sebbene si possa praticare anche in altri ambienti come i centri sotrici delle città, i parchi pubblici, le campagne... Bussola alla mano siamo pronti per partire. Prima di tutto dobbiamo effettuare l'iscrizione che ci permette di ottere il pettorale e il “cartellino testimone” che l'atleta dovrá punzonare in gara. Nelle competizioni maggiori si utilizza addirittura un sistema di controllo elettronico con un microchip. E via che si parte! Si inizia ad intervalli di alcuni minuti l'uno dall'altro; al via il concorrente riceve la carta del terreno di gara su cui sono disegnati alcuni cerchietti che rappresentano i punti di

controllo.
Un triangolo, invece, segna la partenza. In sostanza il concorrente deve raggiungere i punti di controllo nella stessa sequenza in cui sono numerati sulla carta. Ad ogni controllo c'è una lanterna: è qui che l'atleta troverá un punzone con cui marcare, sul cartellino testimone personale, il proprio passaggio. Una volta trovate tutte le lanterne si giugne al traguardo dove viene rilevato il tempo, il cartellino testimone viene ritirato e controllato. Se le punzonature sono complete, vince colui che ha impiegato il minor tempo.

Non è divertente?! Noi non vediamo l'ora di avventurarci tra i boschi!

ORIENTEERING: QUELLA STRANA E DIVERTENTE DISCIPLINA CHE ARRIVA DAL NORD
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