NEWS - Inquinamento

15/07/2019

ENERGIA RINNOVABILE PER UN FUTURO MIGLIORE

Negli ultimi anni sentiamo sempre più spesso parlare di riscaldamento globale e di inquinamento ma anche di energie rinnovabili legate al benessere del nostro ambiente.

Per energie rinnovabili si intende tutte quelle energie prodotte non utilizzando i combustibili fossili, come petrolio o carbone, ma quelle fonti che si servono di risorse sempre rinnovabili, per esempio gli elementi naturali come la luce solare, il vento o l'acqua.

Oggi l'inquinamento del nostro pianeta è un tema sempre più presente e più forte a livello internazionale, una preoccupazione che gli stati del mondo non possono non affrontare; infatti negli ultimi anni si è assistito ad un forte mutamento dello scenario energetico mondiale, le fonti rinnovabili stanno conquistando sempre più la scena, anche grazie allo sviluppo di nuovi sistemi di stoccaggio dell'energia, una parte fondamentale per un paese che vuole passare a un'alimentazione energetica che punti il più possibile sul rinnovabile. Negli ultimi anni si è assistito a un forte sviluppo dell'energia solare ed eolica, che sfrutta la luce del sole e la velocità del vento per produrre energia e, infatti, c'è stato da parte di molti stati un forte investimento in questo senso e nel settore del rinnovabile in generale.

Avranno invece un trend del tutto opposto le nostre “classiche” fonti di energia: i combustibili fossili! Per primo il carbone: si prevede che il suo uso diminuirà a dismisura negli anni a venire a causa dei forti disinvestimenti che molte compagnie hanno effettuato, perché appunto non vedono un futuro.

La crescita delle fonti rinnovabili è dovuta anche all’innovazione tecnologica che da una parte ha fatto aumentare l’efficienza di produzione, dall’altra ha portato a una riduzione dei prezzi, rendendo molto più accessibile il passaggio a questo tipo di energie.

L'energia solare probabilmente diventerà la fonte più economica per generare elettricità, soprattutto in Cina e in India dove non si è ancora raggiunto un forte sviluppo come nei nostri paesi, mentre in Europa si calcola che  sarà l’eolico a detenere il record di economicità nei prossimi anni.

Possiamo dire sicuramente che le fonti rinnovabili sono una realtà sempre più concreta e a confermarlo sono anche gli investimenti fatti da quei Paesi che puntano a un modello energetico alimentato al 100% da fonti rinnovabili, obiettivo discusso anche dagli stati che hanno partecipato al Climate Vulnerable Forum del 2016 che puntano a raggiungere la soglia entro il 2050.

Insomma le energie rinnovabili saranno sempre più in aumento e potranno garantire un futuro sicuramente meno inquinato e più green per il nostro pianeta e allo stesso tempo potranno garantire un futuro migliore anche a noi che lo abitiamo, sicuramente garantendogli più rispetto.

 

ENERGIA RINNOVABILE PER UN FUTURO MIGLIORE
10/06/2019

LO “STOMACO DI PLASTICA” DELLE TARTARUGHE MARINE

L'8 giugno è stata celebrata la Giornata Mondiale degli Oceani e, in questa occasione, Legambiente ha lanciato l'allarme per una specie animale bellissima e pacifica, la tartaruga marina, che come molti altri organismi marini, è vittima dell’inquinamento da plastica che affligge tutti i mari.

I rifiuti marini sono una delle cause più gravi di mortalità per le tartarughe che nuotano nel Mar Mediterraneo e negli Oceani. Secondo una stima dei Centri di Recupero di Legambiente, l’80% degli animali viene ricoverato perchè ha ingerito diversi tipi di materiale plastico: sacchetti, resti di bottiglie, stoviglie, lenze e imballaggi di vario tipo. Gettonatissimi i cotton fioc.

Secondo uno studio fatto nel 2018 dal CSIRO (Ente Nazionale Australiano di Ricerca) su un campione di 1000 tartarughe trovate senza vita sulle spiagge australiane, una volta che una tartaruga ha ingerito 14 pezzi di plastica, il suo rischio di morte è del 50%.

"Quando una tartaruga ingerisce plastica per la prima volta, ha un rischio di circa il 20% di morire a causa di quel solo pezzo, mentre man mano che ne ingerisce di più, il rischio aumenta", scrive il responsabile della ricerca Chris Wilcox del dipartimento Oceani e Atmosfera del Csiro. "In alcuni individui - afferma - abbiamo trovato anche centinaia di pezzi di plastica, dalla pellicola sottile a corde e lenze da pesca”.

Sembra un'affermazione banale ma “occorre assolutamente fare qualcosa”! Per salvare gli animali che popolano i nostri mari, ogni minuto è prezioso.

Per esempio, ognuno di noi dovrebbe evitare fin da subito di inquinare le spiagge con i propri rifiuti. Lo sapevate che la plastica può compromettere anche le nidificazioni? La sabbia in cui mamma tartaruga depone le sue uova, in presenza di frammenti di plastica non mantiene la stessa umidità e ne modifica la temperatura creando ripercussioni sullo sviluppo e la schiusa.

Per non contare che la plastica in mare si aggiunge ad altri rischi per le tartarughe come, per esempio, la pesca accidentale, l’impatto con le imbarcazioni, l’invasione di cemento sui lidi sabbiosi e il cambiamento climatico.

Riflettiamo e diamoci da fare! Un piccolo gesto quotidiano di ognuno di noi può salvare il mondo.

LO “STOMACO DI PLASTICA” DELLE TARTARUGHE MARINE
© 2024 Tree snc - P.IVA 02524950033 - Privacy Policy